Caro Fratello Mario,
da tanti anni, io e la mia famiglia veniamo al Santuario di San N icola; anche per le feste di Natale, come sempre da tanti anni, ti abbiamo cercato per parlare con te, ma i tuoi confratelli ci hanno informato che tu sei stato chiamato alla Casa del Padre.
Sei il pezzo mancante in un disegno di Dio.
Io e la mia famiglia abbiamo sentito una grande tristezza, ma poi, ripensando al tuo sorriso ed alla serenità che mostravi sempre quando ci incontravamo, abbiamo pregato per te, l'umile fraticello. Il tuo sorriso, la tua umiltà saranno sempre per me e la mia famiglia un aiuto, specialmente nei momenti più difficili della vita di ogni giorno.
Ora ti chiedo: continuiamo. Continuiamo quel dialogo che c'era fra noi, come sempre, nella preghiera; noi ne abbiamo sempre bisogno, tutti i giorni.
Caro Fratello Mario, quando ci incontravamo, ci venivi incontro allargando le braccia; dicevi: «Ecco la famiglia di Cingoli!». Continua ad allargare le tue braccia sulla mia famiglia. Tu ricordi le mie due nipotine? Ci hai anche scherzato e giocato con loro.
Adesso da lassù, dal posto che ti hanno dato, puoi vedere meglio le nostre necessità "non materiali", le nostre preoccupazioni, le nostre angosce, le nostre speranze per la crescita della nostra nipotina. È un momento difficile, un percorso lungo e faticoso, con dottori e gente specializzata in questo settore ... Sai, non sempre uniscono la loro professione al cuore ed alla bontà; però, si dice, ci vuole pazienza, e a noi servirebbe una come la tua.
Ora ti prego: da lassù puoi intercedere presso Dio ed i suoi Santi e la Madonna per la mia famiglia. Continuiamo questo dialogo di preghiera.
Ci mancheranno il tuo sorriso e la tua umiltà; però sappiamo di avere un amico nella casa del Padre. Ora ti auguro una bella Pasqua a te e ai tuoi confratelli.
Saluti da noi tutti.